Costi energetici
Valeria Rosa Cescato

In realtà, gli animali vivono ai loro limiti. Ogni caloria è vitale, così come ogni opportunità di risparmiare energia. Walter Arnold

 

I lupi quando avanzano tendono ad appoggiare le quattro zampe su una stessa linea. Per minimizzare il dispendio energetico, in condizioni di neve alta, “avanzano in fila indiana ponendo le zampe sulle orme del lupo precedente e alternandosi nel lavoro di aprire la pista.” (Alessandra Monti, Cane lupo, animale guida. DOitHUMAN Editori 2022)

Questa immagine rappresenta perfettamente l’attenzione che la Natura ha per l’energia.
La fotosintesi clorofilliana su cui si basa la fisiologia vegetale è una delle reazioni chimiche a minor costo energetico che si conosca. La quantità di energia consumata dalla pianta per trasformare la radiazione solare in nutrimento è così ridotta da essere definita trascurabile, le piante hanno dunque elaborato un sistema per produrre energia incredibilmente efficace, al punto che sono state in grado di colonizzare il pianeta e di mantenere questo primato nei milioni di anni.

Gli esseri viventi si evolvono perfezionando sistemi per minimizzare il costo energetico della vita stessa, che siano individuali o collettivi.
Gli esseri umani però ad un certo punto hanno trasceso questa legge universale. Una teoria sostiene che il petrolio e i combustibili fossili ci abbiano consentito di avere energia extra e a buon mercato, e la disponibilità apparentemente illimitata di queste risorse ci abbia permesso di moltiplicarci a velocità esponenziale. L’euforia che questa ricchezza ci ha portato ci ha però esposti ad un enorme pericolo: lo speco di energia.
Nell’ultimo secolo la specie umana è andata ancora oltre, e con buone probabilità una delle cause del collasso sistemico a cui stiamo assistendo è la costruzione di un sistema in cui il costo energetico del nostro stile di vita è diventato maggiore del beneficio che ne deriva.

Abbiamo perso il controllo del costo effettivamente necessario per produrre un bene. Questo accade perché in una civiltà basata sul denaro si tende a sottovalutare tutti gli altri costi, e in una cultura che tende all’individualismo, a discapito della visione d’insieme, tendiamo a considerare esclusivamente il peso che ricade su di noi (singolo individuo). Ci siamo allontanati così tanto dall’abilità e dall’esercizio di questa valutazione, da non collegare il prezzo di un oggetto allo sforzo e al tempo che ci sono stati necessari per produrre quella stessa somma di denaro.

Il paradosso si raggiunge nell’acquisto di prodotti che hanno per l’utente finale un prezzo irrisorio grazie al fatto che la maggior parte dei costi energetici sono ricaduti su entità altre, altri esseri umani o piante, animali, corsi d’acqua, suolo, che vengono sfruttati, impoveriti e consumati senza consapevolezza e senza misura.

L’unico modo per riappropriarci dapprima della sensibilità per comprendere queste dinamiche e poi dell’abilità di utilizzare in modo più efficace a vantaggioso l’energia è osservare la Natura. Una gamma infinita di possibilità e di sistemi collaudati e perfezionati perché nulla vada sprecato.

Il contatto, la convivenza, l’interdipendenza con altri esseri viventi è la possibilità per noi umani di rientrare in quel sistema universale da cui abbiamo tentato di fuggire, e se per qualche decennio abbiamo potuto vivere nell’illusione, oggi non è più possibile, non solo perché non è più sostenibile, non tanto perché non sia virtuoso, ma perché il velo di quell’illusione è caduto.
La meraviglia in questa storia è che la Natura, per quanto esausta, è ancora lì. Esistono ancora i semi dei frutti dimenticati, esistono ancora lupi che possiamo osservare per imparare a ragionare non solo in termini di risparmio energetico, ma anche di collaborazione e organizzazione sociale, relazione con l’ecosistema, analisi del territorio. Se ci dedichiamo a comprendere la Natura abbiamo ancora un sufficiente numero di maestri da cui imparare, e abbastanza tempo per iniziare ad utilizzare la nostra intelligenza per comprendere cosa ci sia realmente utile, godere dei nostri talenti scoprendo quanto benessere possono portarci, e dedicare più attenzione alle nostre proprie risorse per non dover faticare tanto a trovarne altre.

Albert Einstein, che pare di energia fosse abbastanza esperto, disse: “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”, vale la pena crederci.