Stress da separazione
Alessandra Monti

Lo stress da separazione si manifesta come un’eccessiva frustrazione, paura, rabbia, ansia, dolore o panico riguardante la separazione da casa (territorio) o dalle figure più importanti (persone o animali).
Il cane è un animale estremamente sociale, che ha un grande bisogno di sentirsi parte di un gruppo, la solitudine e la separazione dai suoi referenti sociali sono generalmente situazioni difficili da gestire e sopportare.

DA COSA E’ GENERATO LO STRESS DA SEPARAZIONE:
• In alcuni casi lo stress da separazione può essere provocato da una mancanza di abitudine a restar soli oppure da ritmi di vita quotidiani molto instabili.
• Può essere originato da un’eccessiva dipendenza o da un eccessivo attaccamento del cane verso il proprietario o/e da un’eccessiva dipendenza o da un eccessivo attaccamento del proprietario verso il cane.
• Spesso è determinato da morbosità relazionali: per evitarlo è indispensabile che il cane abbia i suoi momenti di privacy quando siamo in casa con lui.
• Il cane viene, a volte inconsapevolmente, utilizzato per sopperire al bisogno genitoriale dell’essere umano.
• Spesso il disturbo si sviluppa in seguito ad un evento stressante.

COME SI MANIFESTA:
distruggere
cercare di scappare
abbaiare (o lamentarsi, piangere o altro tipo di vocalizzazione)
eliminare urina e/o feci

COSA FARE:
• Il trattamento del disturbo è basato sulla terapia comportamentale che impone sistematicamente delle separazioni regolari. Le scene di saluto e di rientro devono essere calme e durare il più breve tempo possibile.
Per creare tempi di separazione avvaletevi di un asilo facendo un inserimento graduale o di una dog-sitter. Può essere d’aiuto assistere il cane a formare un legame con la dog-sitter o con una persona dell’asilo.
• Il cambiamento radicale delle abitudini non incide positivamente. Fare assenze programmate e gradualmente più vicine alla vecchia/nuova organizzazione del tempo possono giovare.
• Fare un’abituazione positiva al trasportino può essere utile. Il trasportino (tana) può essere considerato uno strumento di sostegno nel percorso di terapia comportamentale.
• Provate a capire se in qualche modo lo stress/l’ansia che prova il vostro cane appartiene anche a voi.
Ricordatevi che la nostra ansia influisce sul rapporto con il nostro cane e quindi sul suo comportamento.
• Paura e ansia per la separazione sono realmente vissuti dal cane.
E’ importante comprendere che il cane non si sta vendicando e nemmeno sta facendo un dispetto.
Mai sgridare o punire il cane che soffre d’ansia.
• Ogni singolo caso va trattato in modo diverso e la terapia viene concordata con i proprietari, a seconda delle loro esigenze di tempo, disponibilità, abitudini di vita ecc.

COSA NON FARE:
• Il cane non va punito per un comportamento legato all’ansia, non farebbe che amplificare il problema.
• Non sono tendenzialmente indicati gli psicofarmaci, tantomeno gli ansiolitici, che possono indurre dipendenza e assuefazione. Teniamo presente che per i bambini il trattamento d’elezione per il disturbo d’ansia da separazione è la terapia cognitivo-comportamentale.

Il canelupo soffre molto spesso d’ansia da separazione, tale strazio non derivata tanto da un problema di iper attaccamento quanto da un’icapacità di sopportare la frustrazione sociale.
Diciamo che un canelupo ritiene l’isolamento sociale una forma di maltrattamento psicologico non giustificabile.
I cani che vivono in branco amano condividere molte cose insieme: il gioco, il riposo, il pasto, l’esplorazione di nuovi luoghi, le marcature e le interazioni sociali di vario genere.
Abituatelo fin da cucciolo alla vostra assenza partendo da piccoli lassi di tempo a periodi sempre maggiori.

 

Per approfondimenti:
Jaak Panksepp, neuroscienziato e psicologo estone.
I suoi studi mostrano che l’affettività è situata al centro dell’organizzazione neuropsichica individuale, e che essa costituisce il ponte tra la dimensione dell’istintualità archetipica e la psiche personale.