Fiori di Bach
Alessandra Monti e Giovanni Raffaele Seneca

Guarire non significa combattere e neanche eliminare un problema, bensì superarlo. Non bisogna quindi limitarsi ad eliminare i sintomi ma innanzitutto imparare ad interpretarli; bisogna soprattutto capire quale messaggio stia dietro la malattia ed accettare questo messaggio prendendo coscienza del suo significato per poter poi liberatamente e consapevolmente portare il cambiamento che ci necessita. Leandro Borino

Edward Bach (1886 – 1936)
Bach arrivò a concepire come la diversità di risposta terapeutica individuale e le modalità di reazione alle malattie fossero condizionate dalle diverse caratteristiche emotive e dalle diverse valenze psicologiche, quindi anche spirituali, tipiche di ciascun soggetto.
Bach non considera l’aspetto psicologico della malattia come la diretta conseguenza della malattia stessa, ma ritiene che siano l’atteggiamento mentale e quello emotivo del soggetto ad aprire le porte alla malattia.
I fiori di Bach agiscono su una frequenza vibratoria (un po’ come i colori): non riescono a rimuovere un pensiero o un atteggiamento negativo ma consentono una sua trasformazione in positivo.
E’ come avere una palla di vetro con dentro tutti i fiocchi di neve adagiati sul fondo, i fiori di Bach rappresentano l’opportunità di poter agitare la palla e sollevare tutti i fiocchi per poi lasciarli depositare di nuovo ma in una posizione migliore.
I fiori di Bach sono un sostegno efficace per migliorare il processo emozione-comportamento nella relazione uomo-cane.

La floriterapia di Edward Bach è semplice e geniale allo stesso tempo. Anzi sembrerebbe poco efficace vista la composizione dei 38 fiori (37 in realtà, uno è Rock Water ): acqua in cui sono stati messi i fiori per qualche ora o dove richiesto l’infusione o anche la bollitura di parti delle essenze vegetali. Quindi acqua con fiori.
Ed è questa la grandezza del metodo ideato dal Dr Bach. Egli da uomo di scienza quale era, aveva uno studio a Londra dove riceveva molti pazienti, in quanto era un famoso medico.
Un giorno lasciò la professione. Si ritirò in Galles e si dedico allo studio dei primi fiori e poi in poco tempo scrisse il suo primo libro: ‘I dodoci guaritori’ per poi arrivare con gli ultimi 37 a concludere la sua ricerca.
Questa semplice preparazione e’ in grado, se utlizzata correttamente, di ripristinare l’equilibrio perso in modo dolce, efficace e duraturo.
Interessante è come molto spesso i rimedi floriterapici siano molto più efficaci sui nostri amici cani se assunti contemporaneamente anche dai loro padroni.
L’armonia è frutto del lavoro paziente e costruttivo di tutti i componenti del gruppo. Altrimenti diventa un rapporto di tipo unidirezionale e non complementare.