Collare, pettorina, guinzaglio
Alessandra Monti

Collari, pettorine e guinzagli sono strumenti di costrizione, diciamo che seppur belli, morbidi e colorati, sono da considerarsi dei mali necessari. Ma come si suol dire non tutto il male vien per nuocere e questi attrezzi nascondono la loro opportunità: il contatto fisico ed emozionale.
Tenere un cane al guinzaglio è un po’ come camminare mano nella mano, il guinzaglio diventa un cordone ombelicale che collega noi al cane e attraverso il quale scorrono le nostre emozioni in entrambi i sensi. Un legame così sensibile prevede di essere tenuto fra le mani con consapevolezza.

Guinzagli troppo grossi, rigidi, articolati o con impugnature in plastica rigida diminuiscono la sensibilità, così come arrotolare il guinzaglio sulla mano. Il lavoro da fare è rendere la nostra mano elastica; la mano elastica ha la capacità di ascoltare, di offrire fermezza quando serve e saper cedere all’occorenza, così come per un cavaliere, preparare la propria mano richiede del tempo di pratica. Si useranno quindi strumenti più grossolani fin tanto che la mano non si sarà fatta.

Decidere a priori quale collare o pettorina sia corretto per il proprio cane ha poco senso, la torta si fa tenendo presente gli ingredienti che si hanno a disposizione e come essi si relazionano.
Nel nostro caso gli ingredienti sono:
– conduttore: età, fisicità, carattere, sensibilità, attitudine, bisogni, competenze
– cane: età, fisicità, carattere, sensibilità, attitudine, bisogni, competenze
– ambiente: bosco, città, campagna, alta montagna,…
– attività: passeggiata, corsa, attività sportiva,…

Se proprio vogliamo dare una ricetta base, suggerisco pettorina ad H per almeno i primi 6 mesi, abbinata a un guinzaglio semplice di circa 3 metri, questo per ostacolare il meno possibile la fase esplorativa del cucciolo, avendo la possibilità di osservare e rispettare le distanze e i tempi del cane.
Si può valutare successivamente se continuare con la pettorina o proporre un collare fisso o meglio con la martingala. Insomma, si naviga a vista e non a protocollo!

Per la mia esperienza ritengo fondamentale trovare delle situazioni idonee in cui poter lasciare il cane senza costrizioni, perché stare insieme è una libera scelta.