Comunicazione intuitiva con gli animali
Ing. Andrea Contri
La comunicazione intuitiva è una comunicazione che avviene a livello energetico e per questo non presuppone la presenza dell’animale, può svolgersi anche a grande distanza. Si tratta di una comunicazione che si realizza attraverso impulsi di energia che ci arrivano dall’animale in modo preciso e che il nostro cervello può tradurre in messaggi a noi comprensibili. Secondo la mia esperienza questo è possibile perché costantemente i pensieri e le emozioni che gli animali provano vengono liberati nel mondo che ci circonda. L’abilità sta nell’avervi accesso e decodificare queste informazioni. E’ importante fare una precisazione sul concetto di energia. Ognuno di noi ha un nome e un corpo nel quale si identifica. Questo ci permette, guardandoci allo specchio, di affermare: “sì, questo sono io”. In realtà l’identificazione con la materia è una visione semplificata di noi stessi, basata spesso sull’ego. Ad esempio, la materia muta col passare degli anni, ma noi continuiamo a essere noi stessi. Per portare all’estremo questo concetto supponiamo di perdere un braccio e domandarci: “Chi sono?”. La risposta sarebbe ancora “io, senza un braccio”. E senza entrambe le braccia? Ancora, “io, ma senza le braccia”. Insomma, se non avessimo più gambe, braccia e così via risponderemmo sempre “io”. Seguendo questo processo arriviamo a capire che l’io che noi identificavamo con noi stessi e che erroneamente possiamo credere essere confinato in una specifica parte del nostro corpo come il cervello, a un certo punto non ci rappresenta più. Capiremo che il nostro Essere è ben altro. Il nostro Essere è il motore del nostro corpo, delle nostre azioni e quindi del nostro io. A questi livelli, il campo della materia lascia spazio al campo dell’energia. Questa energia, con tutte le informazioni che in essa sono racchiuse, pulsa dentro e fuori dal nostro corpo e se immaginassimo di osservarci da lontano, vedremmo che siamo immersi in un oceano di energia di cui noi stessi facciamo parte. Pensate a quello che succede quando nella nostra vita riceviamo amore da una persona. Nel nostro io percepiamo qualcosa di assolutamente piacevole che ci pervade e inizia a farci stare bene, sia emotivamente che fisicamente. Come se avessimo ricevuto una carica di energia supplementare. Questo può avvenire anche se la persona a noi cara si trova distante, ma grazie a uno stimolo che può essere uditivo, visivo, come ad esempio una sua immagine, questa sensazione prende vita dentro di noi. Possiamo quindi osservare che quando siamo sulla frequenza dell’amore sperimentiamo il trasferimento di un’emozione da un punto a un altro. In fisica questo fenomeno è spiegato dal concetto di risonanza, ovvero quando un’oscillazione può essere trasferita tra due oggetti se essi sono caratterizzati da un’uguale frequenza. Questo permette all’oscillazione di essere trasferita da un oggetto, sottoposto a una sollecitazione esterna, a un altro. È quindi possibile prendere due diapason, posti in prossimità l’uno con l’altro ma non a contatto: percuotendone uno si noterà che, se essi sono accordati sulla stessa frequenza, anche il secondo inizierà a vibrare e a emettere un’uguale onda sonora. L’informazione passa quindi da uno all’altro attraverso lo spazio, senza alcun contatto fisico. Questo non accade se utilizziamo due diapason che sono caratterizzati da due frequenze diverse. Se ipotizziamo che ci sia una frequenza comune tra tutti gli esseri viventi, diventerebbe possibile entrare in questa “autostrada” dove viaggiano le informazioni e sperimentare una nuova forma di dialogo. La mia esperienza mi porta a dire che questa frequenza universale esiste e può essere generata da noi stessi senza bisogno di tecnologie particolari, ma non è possibile comunicare con gli animali se prima non siamo in grado di comunicare con noi stessi. Comunicare con gli animali significa ascoltare la parte più pura di sé, stare in ascolto ci porta nella condizione di essere aperti al cambiamento interiore, secondo un processo naturale che si rivelerà nella forma e nella modalità che meglio potranno esserci di aiuto e di supporto.